Per la festa della donna mi fa
piacere ricordare Maltide
Serao, nata il 7 marzo del 1856 a Patrasso, figlia di un avvocato
napoletano e una nobile greca.
E’ stata giornalista, narratrice,
grande osservatrice del suo tempo e la prima donna italiana a fondare e
dirigere nel 1892 un quotidiano, Il
Mattino, insieme al marito Edoardo Scarfoglio.
Con le sue note di costume nella rubrica Api, mosconi e vespe, diventata su Il Mattino Mosconi, offriva un’analisi geniale e una critica costruttiva della società
napoletana.
Per ricordare il suo modo di
narrare ho scelto un estratto del racconto A
un poeta pubblicato in Piccole
anime nel 1883:
"Sempre un
bimbo mi sorprende e mi fa pensare. Questa impressione è viva ancora oggi,
agita ancora adesso la mia coscienza. I bimbi sono naturalmente buoni e
misteriosamente cattivi: singolari, interessati, attraenti piccoli tipi, in cui
l’umanità assume sue forme più leggiadre e più bizzarre. Pei loro sorrisi che
sono tutta una luce e per i morsi che danno a una sorellina più grande; per la
strana scienza che appare nelle sue profonde risposte e per l’istinto di
distruzione che li domina; per la carezza dei loro occhi sereni e per la
convulsione paurosa delle loro collere infantili; per l’elemosina che fanno e
per l’uccellino che spennacchiano; per il bacio che ci danno, spontaneo,
affettuoso, e per lo sgarbo con cui ci ringraziano del dono di un giocattolo;
per le loro simpatie istintive e per i loro odii irragionevoli: per tutta
questa contraddizione i bimbi valgono – per l’arte – quanto l’uomo nel pieno
rigoglio della sua virilità, quanto la donna nel pieno fiore della sua bellezza".
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