lunedì 6 marzo 2017

Ricordo dell'umile cronista geniale Matilde Serao a 161 anni dalla nascita

Per la festa della donna mi fa piacere ricordare Maltide Serao, nata il 7 marzo del 1856 a Patrasso, figlia di un avvocato napoletano e una nobile greca.
E’ stata giornalista, narratrice, grande osservatrice del suo tempo e la prima donna italiana a fondare e dirigere nel 1892 un quotidiano, Il Mattino, insieme al marito Edoardo Scarfoglio.
Con le sue note di costume nella rubrica Api, mosconi e vespe, diventata su Il Mattino Mosconi, offriva un’analisi geniale e una critica costruttiva della società napoletana.

Per ricordare il suo modo di narrare ho scelto un estratto del racconto A un poeta pubblicato in Piccole anime nel 1883:

"Sempre un bimbo mi sorprende e mi fa pensare. Questa impressione è viva ancora oggi, agita ancora adesso la mia coscienza. I bimbi sono naturalmente buoni e misteriosamente cattivi: singolari, interessati, attraenti piccoli tipi, in cui l’umanità assume sue forme più leggiadre e più bizzarre. Pei loro sorrisi che sono tutta una luce e per i morsi che danno a una sorellina più grande; per la strana scienza che appare nelle sue profonde risposte e per l’istinto di distruzione che li domina; per la carezza dei loro occhi sereni e per la convulsione paurosa delle loro collere infantili; per l’elemosina che fanno e per l’uccellino che spennacchiano; per il bacio che ci danno, spontaneo, affettuoso, e per lo sgarbo con cui ci ringraziano del dono di un giocattolo; per le loro simpatie istintive e per i loro odii irragionevoli: per tutta questa contraddizione i bimbi valgono – per l’arte – quanto l’uomo nel pieno rigoglio della sua virilità, quanto la donna nel pieno fiore della sua bellezza".

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