giovedì 9 novembre 2017

Leila, Roja e Shabane nella Tehran del futuro

Chiedere un visto a un’ambasciata europea per gli iraniani è “una sofferenza”. Un procedimento lungo e umiliante con cui si scontrano molti giovani di Tehran della classe media, istruiti e volenterosi, che sognano di partire. Anche le donne, tutt'altro che sottomesse, desiderano studiare e realizzare progetti all’estero ma spesso devono rinunciarvi come capita a una delle protagoniste del romanzo d’esordio di Nasim Marashi, L’autunno è l’ultima stagione dell’anno, tradotto da Parisa Nazari per Ponte33, casa editrice specializzata in narrativa persiana contemporanea che propone copertine disegnate a mano da artisti iraniani. 



Nasim Marashi, 33 anni, laureata in ingegneria, vive a Tehran, scrive sul mensile letterario Dastan, legato al quotidiano Hamshahri, e ha scelto di raccontare il mondo delle sue coetanee attraverso le storie di Leila, Roja e Shabane che si trovano di fronte alle scelte cruciali della vita. Con un approccio intimista, l’autrice intreccia le vite delle tre ragazze svelando conflitti, entusiasmi e compromessi della sua generazione che vive un estremo bisogno di libertà ma al contempo è legata alle famiglie, così come l’Iran in questa fase di transizione è proiettato nel futuro ma ancora legato a tradizioni arcaiche.

Francesca Bellino - Il Fatto, 1/11/2017


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